Il cane e il trasportino

Trasportino, kennel e carrelli per cani

Possono essere molteplici le cause per dover usare un trasportino per cani, ma siamo sicuri che il nostro cane in caso di necessità ci vada dentro senza fare storie?
Ebbene no, non tutti i cani gradiscono di entrare in un trasportino o vari kennel o carrelli per cani, almeno finché non li conoscono.

Innanzitutto è bene scegliere un trasportino della giusta misura, il che non vuol dire comprare un trasportino dove ci entrerebbero comodamente due cani, perché, è vero che non deve essere troppo piccolo, il cane deve potersi alzare comodamente, ma non dev’essere nemmeno troppo grande, così da non esserci sballottolato a destra e sinistra senza alcun conforto.

I primi giorni, se il cane ha paura ad entrare, è bene lasciare il trasportino aperto a sua disposizione. Potremmo anche togliere lo sportello e magari aggiungere una coperta o un cuscino, meglio ancora se sono quelli già usati dal nostro amico a quattro zampe.

Possiamo interagire con il cane e invitarlo ad entrare con qualche bocconcino che potremmo lanciare nel trasportino ed invitare il cane a raccoglierlo, ed una volta entrato continuare a rendere piacevole l’esperienza lasciandogli un qualcosa che gli piace da rosicchiare.

La cosa importante, è che il cane non va immediatamente chiuso come varca la soglia del trasportino, se non volete vanificare tutti i vostri sforzi, ma dovrete procedere per gradi. Quindi che il cane finalmente riesca ad entrarci non vuol dire che sarà pronto e contento di sentire quella porta sbattuta di fretta per non farlo riuscire e rimanerci chiuso ore ed ore.

Potreste utilizzare il trasportino proprio al posto della cuccia che il cane usualmente adopera.
Facendo ciò fin da cucciolo, il trasportino per il nostro cane diventerà la sua tana, dove si sentirà al sicuro e protetto e, perché no, dove poter riposare in santa pace.

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A passeggio con il cane

Quando usciamo a spasso con il nostro cane, sia in città che al parco, ci sono delle semplici regole da seguire, sia per rispettare ciò che la legge impone, sia per rispettare le altre persone che incontriamo durante il nostro cammino che potrebbero non amare i cani, oltre che per educazione e civiltà.

Nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico il cane va condotto sempre con un guinzaglio di una misura che non superi 1,5m. Le uniche zone in cui non vige questa regola sono le aree per cani individuate dai comuni.

Le norme impongono anche di avere appresso, quindi nello zaino, in borsa, in tasca, non addosso al cane, una museruola da indossare al cane, o su richiesta delle Autorità competenti, o in luoghi dove il cane debba indossarla per obbligo di legge, ad esempio se si sale su un mezzo pubblico.

Altra cosa molto importante è quella di raccogliere i bisogni dei propri cani, oltre che essere una cosa sanzionabile in molte aree. Raccogliere le feci del proprio cane è un gesto di civiltà e rispetto che dovrebbe essere compiuto da tutti. Sarebbe bene avere sempre dietro quando si esce con il proprio cane un sacchetto di plastica per raccoglierle e gettarle.

Fare ciò aiuterà anche a vederci in modo migliore da chi invece guarda noi e i cani, anche per colpa di chi non rispetta queste semplici regole, in malo modo.

Una domanda: siamo noi che portiamo a spasso il cane o è il cane che porta a spasso noi?

La scelta del cucciolo

Al cuor non si comanda”.
Prima di far entrare un cucciolo nella nostra vita bisognerebbe sempre riflettere bene e fare parecchie considerazioni, visto che questa scelta condizionerà il nostro, ed il “suo”, futuro.

Ponderate bene la scelta e non siate troppo frettolosi, non è Natale un motivo valido, né un compleanno, né un anniversario, per non pensare che noi stiamo scegliendo per la vita di qualcun altro.

La scelta del cane, nostro futuro compagno di vita, dovrà ricadere su quel soggetto con qualità adatte all’ambiente in cui dovrà vivere e che non contrastino con le caratteristiche dello stile di vita di chi lo adotterà. Dovrete scegliere il cane in base al vostro stile di vita, alle vostre abitudini, all’ambiente in cui andrà inserito, e non solo in base a quanto ci piace quel batuffolo di pelo o a quanto ci rapisca quel dolce sguardo.

Dovrete considerare che quel cane non rimane cucciolo per tutta la vita, crescerà e avrà bisogno di noi per tutti gli anni che vivrà.  Avrà bisogno del veterinario, e quindi delle relative spese veterinarie, di essere portato a passeggio anche se abbiamo un bel giardino, dovrà uscire da casa anche quando fuori piove, e quindi aspettatevi lunghe camminate sotto la pioggia, dovrà mangiare, ogni giorno, e soprattutto avrà bisogno di noi, sempre.
Pur non essendo una verità assoluta, la razza determina l’indole del cane, anche se all’interno di una cucciolata possono esserci molti caratteri.

Nella scelta del cucciolo, sarebbe molto utile ed importante considerare in primis il carattere dei genitori e poi della madre che lo crescerà, perché durante l’allattamento e nelle prime fasi della crescita, ha il potere di condizionare il futuro carattere dei piccoli.

Dovrete considerare la taglia del cane da adulto, tenendo presente che a volte i cani piccoli sono più attivi e necessitano di più spazio e moto di un cane di taglia più grande. Gestire un cane piccolo, o uno più grande, possono essere due cose molto diverse nel caso in cui uno non abbia il controllo dell’amico a quattro zampe. Possono avere una notevole forza fisica e per gestirli correttamente è necessario educarli bene: 10kg che tirano sono diversi da 50kg che ci trascinano.

Dovrete considerare anche il sesso del cane.
Oltre che per una questione prettamente estetica che vede in quelle razze con dimorfismo sessuale più accentuato differenze di taglia e tipo tra esemplare maschio ed esemplare femmina, dovrete tenere presente che un cane maschio adulto sarà mediamente più “litigioso” di una femmina adulta rispetto ai suoi simili. Anche questa però non è una verità assoluta, possono esserci maschi dolcissimi e amichevoli con tutti e femmine indocili e litigiose.
Uno dei motivi più validi per scegliere il cane di un sesso rispetto a un altro è la necessità di farlo convivere con altri esemplari della stessa specie che, per esempio, già abitano con noi. Una coppia avrà molte meno probabilità di “non accettarsi” e di litigare rispetto a due cani dello stesso sesso.
Dobbiamo tenere conto che il cane, in quanto cane, ha modi di vivere, relazionarsi e comportarsi diversi dai nostri. Bisognerebbe imparare a conoscere il suo modo di comunicare per imparare noi stessi a comunicare con lui.

Sarebbe bene partecipare ad un corso di educazione di base con il proprio cucciolo e scegliere di farci aiutare a comprendere meglio il nostro amico a 4 zampe da una persona esperta, così da iniziare con lui un percorso che porterà alla realizzazione di un rapporto di piena soddisfazione reciproca che farà divenire il nostro cucciolo il nostro migliore amico.

“Al cuor non si comanda”, è vero.
Ma è altrettanto vero che a volte la rapida fase dell’innamoramento è seguita da un’altrettanta rapida fase di saturazione in quanto è difficile rimanere innamorati a lungo di un qualcosa solo per delle caratteristiche estetiche mentre con esso convivono altre caratteristiche inconciliabili con il nostro vivere.

Arriva il cucciolo

 L’arrivo del cucciolo a casa è uno dei momenti più belli e felici della storia del nostro cane.
Per far si che venga accolto nel migliore dei modi prepariamo tutto prima che varchi il nostro portone.

Ciotole – Dovranno essere di dimensioni adeguare in rapporto alla taglia del cane, possibilmente di metallo, saranno facilmente lavabili e molto difficilmente masticabili, ed abitueranno anche il cucciolo ai rumori che la ciotola provocherà quando si muoverà o cadrà. Sarà bene averne due, una sempre con acqua pulita.

Cibo – L’ideale sarebbe continuare almeno per i primi giorni con quello che il cucciolo mangiava nella vecchia famiglia, o in allevamento, e fare un cambio graduale. Per il primo periodo di crescita è bene usare alimenti adatti ai cuccioli. Per quale cibo rivolgetevi al vostro veterinario e parlatene.
Cuccia – Sarebbe bene che fin da subito il cucciolo abbia la sua cuccia, un posto dove dormire e ripararsi, sia fuori che dentro casa. Fuori casa servirà una robusta cuccia che lo ripari dalle intemperie e dal freddo, mentre dentro casa una cuccia, tappetino, cesto o varikennel che fungano per lui da “cameretta”. Mentre per molti può sembrare una cattiveria, per il cucciolo di cane e i cani in genere, quella fungerà da tana e sarà la cosa più naturale del mondo. Inoltre se abituiamo da subito il cane al trasportino, usandolo come cuccia in casa, non avremo problemi quando il cane sarà più grande e avremo la necessità di trasportarcelo.

Collare e guinzaglio – tante persone, per il fatto che “ancora è cucciolo” non usano ne collare ne guinzaglio. A mio avviso è una cosa molto sbagliata. Secondo me è bene abituare il cucciolo fin da subito alla presenza del collare e a delle passeggiate con il guinzaglio, in modo da non disperarsi poi quando il cucciolo sarà ormai un cucciolone, o un adulto, e gli sarà completamente sconosciuto il guinzaglio con tutti i problemi del caso.

Giochi – Troviamo dei giochi adatti al nostro cucciolo, oggigiorno il mercato è pieno di queste cose, dalle palline, alle trecce di corda, agli ossi di gomma, ecc. e giochiamo con il nostro cucciolo. Passare così del tempo con il nostro cane è il miglior modo di rafforzare il rapporto che abbiamo con lui. Ed inoltre, visto che il cucciolo, specie nella fase della dentizione, sentirà molto il bisogno di masticare qualcosa, risparmieremo qualche sedia o gamba di tavolo!
Snack/premi – Questi ci permettono di lavorare fin da subito alla sua educazione. Potremmo usarli per premiarlo quando si comporta nel modo che desideriamo lavorando su quello che si chiama rinforzo positivo. Tutto le azioni che verranno premiate tenderanno a fissarsi nel tempo.

Recinto/rete – Non è sempre possibile avere gli occhi puntati sul cucciolo, che, specialmente fin quando non avrà una certa età e certe abitudini, non sarà in grado di starsene da solo senza combinarne qualcuna delle sue, che magari potrebbe essere anche pericolosa per la sua vita o salute. Io non lascerei mai il mio cucciolo libero in casa per mezza giornata mentre io non ci sono, ma adotterei una di quelle soluzioni che ci sono in commercio, come quelle reti ripiegabili che fungono da recinto, in cui alloggerei una cuccetta, in modo che il cucciolo non possa vagare per tutta casa, ed ingoiare chissà cosa, e trovare spiacevoli sorprese al mio ritorno. Se avete un recinto esterno, con cuccia, ed il tempo lo permette, questo può essere una valida alternativa, a patto che però non faccia troppo freddo per il cucciolo ancora troppo piccolo per essere esposto alle intemperie.

 

La scelta di un cane

Sarò diretto, nessuno vi ha mai ordinato di prendere un cane, o almeno così dovrebbe essere, perciò visto che presumibilmente dovrà passare tutta la vita con voi, dovrete essere pronti a questo impegno Improrogabile e a tempo indeterminato.

Se volete prendere un cane solo per togliervi uno sfizio, non prendetelo. Se volete prendere un cane solo per riempire un giardino, non prendetelo. Vi assentate abitualmente durante la settimana? Non prendetelo. Al cane non basta una mano che lo sfami due volte al giorno, né un umano che lo saluti la mattina prima di uscire e la sera prima di rientrare.

Al cane serve molto di più.

A quella vita che avete legato alla vostra dovete molto di più.
Consapevoli di tutto ciò, il momento della scelta è una fase delicata.

Ciò per cui mi batto e per cui continuerò a battermi è il riuscire a costruire il binomio perfetto, anche se rimane, per colpa di noi umani, una sorta di asintoto. Parlando di sport ci sono stati casi, eclatanti ed esemplari allo stesso tempo, che hanno insegnato che il binomio perfetto non è sempre fatto dal conduttore più forte e dal cane più dotato, dal pilota più forte e dalla macchina più veloce, dal pilota più forte e dalla moto più prestazionale. Ed anche nella vita di tutti i giorni ci serve il compagno che più ben si adatti.
A ognuno il suo.
L’errore più grande che si possa fare è basarsi esclusivamente sull’aspetto fisico. Tralasciando per ora il discorso che questo è uno dei motivi per cui vengono snaturate tante razze canine, ciò può comportare seri problemi per i futuri proprietari che hanno scelto il loro amico a quattro zampe solo da foto di copertina. Al giorno d’oggi è molto facile reperire informazioni su una data razza e chiunque, che sia attraverso internet o attraverso un libro, può farlo. Se non altro, visto che anche l’occhio alla fine vuole la sua parte, valutiamo pur sempre tra quelli che più ci piacciono quelli che più si adatteranno alla nostra vita. Inoltre, va comunque valutato, al di là di ciò che scrivono i libri e recitano gli standard, anche il singolo soggetto visto che comunque è sempre il risultato della selezione dell’uomo.

Per quanto riguarda un meticcio, un cane di un canile, adozione che io assolutamente consiglio se è la prima volta che ci si avvicina al mondo canino, può essere meno facile prevederne il carattere.

Altro consiglio che io darei è quello di non fare niente in maniera autonoma se non si ha l’esperienza per farlo. L’occhio di un esperto saprà valutare senz’altro meglio il cane e potrà aiutarci nella scelta.

Altro parametro di scelta per cui vale la pena spendere due parole è la taglia.
Spesso sento dire che si vuole un cane piccolo per un appartamento, e la gente si orienta verso cani come il Jack Russel Terrier o il Border Collie solo per fare due esempi. Cane piccolo non equivale a vita sedentaria da appartamento, ma anzi, per la mia esperienza sono portato a dire che l’attività del cane è inversamente proporzionale alla taglia, un cane grande non è un cane che deve stare fuori a correre tutto il giorno. Se non altro, se questo è un dogma da cui non volete smuovervi e volete a tutti i costi un cane piccolo, consiglio almeno di orientarsi su cani piccoli ma selezionati per essere cani da compagnia e non rischiare che un cane come i due ad esempio di prima, con un’enorme vocazione al lavoro e un elevatissimo quantitativo di energie, impazzisca tra le mura di casa.

Ma tutti i cani sono per tutti?
Ahimè, no.

Purtroppo, spesso almeno inizialmente per mancata esperienza, non tutti i cani sono per tutti i padroni. Ci sono dei cani e dei caratteri più difficilmente gestibili di altri. Per quanto possa esserne ispirato se io fossi uno che non ha mai avuto cani non prenderei mai una razza pastore abituata al gestirsi in autonomia e ad essere un incorruttibile guardiano del gregge, così come non prenderei mai cani che per loro natura siano poco socievoli, Ecc. Perché per quanto il cane abbia una capacità di adattamento straordinaria, per quanto io possa lavorare, per di più da inesperto com’era la premessa, sulla sua socializzazione, non posso certo chiedergli di snaturare quelle che sono le sue caratteristiche forgiate da anni di selezione.

Inoltre anche il sesso del cane influisce.
Sempre parlando in generale, un maschio potrebbe essere più dominante, anche con noi, che non è un problema da sottovalutare, e meno docile di una femmina. Così come un maschio potrebbe essere meno incline ad essere portato al parco e liberato nell’area per cani in mezzo ad altri 10, 20 se non 30, conspecifici, tra l’altro per la maggior parte dei casi sconosciuti. Quando qualche cliente mi espone questo problema io rispondo che loro dovrebbero pensare che l’eccezione non è il loro cane adulto maschio che non gioca amorevolmente dentro il recinto dell’area per cani con altri 20 adulti, ma l’eccezione sono quei cani adulti maschi lì dentro. Per quanto mi riguarda non è un problema, specialmente in certe razze e caratteri, è contro natura. Poi che il cane quando è a spasso con noi, magari proprio in quel parco, debba essere equilibrato e non dare addosso a tutti è un altro discorso e cosa che do per ovvia. Tuttavia queste sono indicazioni in linea generale e può capitare di avere femmine più litigiose, meno docili e più dominanti rispetto a maschi calmissimi e docilissimi.

Tutto ciò può essere in parte plasmato durante la crescita del nostro cucciolo. Una buona socializzazione può influire moltissimo.
Questo è uno dei motivi per cui io consiglierei sempre di prendere cani cuccioli o cuccioloni dovendo scegliere, perché potremo influire maggiormente durante la sua crescita sulla sua educazione. Con questo non voglio far passare il messaggio che se prendessimo un adulto la nostra vita sarebbe un inferno a causa dei suoi passati trascorsi od eventuali traumi, perché è vero che un cucciolo può essere plasmato a noi, ma sempre essendo in grado di crescerlo senza errori. Per questo sia che sia cucciolo, sia che sia adulto, e specialmente se siete alla vostra prima esperienza, una figura che vi segua, un addestratore di esperienza vi aiuti e vi dia qualche consiglio è fondamentale. E ricordate che anche un cane adulto, anche per quanto drammatici siano stati i suoi percorsi è in grado di ricominciare una vita con voi. Così come è in grado di affezionarsi a voi alla stessa stregua di un cucciolo, pur se qualcuno pensa il contrario. I cani del canili ne sono un esempio, una volta adottati si attaccano morbosamente alla persona che continueranno ad amare fino all’ultimo dei loro giorni.

Un meticcio è più sano di un cane di razza?
Questa è una sorta di leggenda. Casomai esistono cani di razza con cattive selezioni, così come esistono meticci per esempio displasici. Ma come si ammala un cane di razza può ammalarsi un meticcio. Quello di cui magari uno deve tener conto è che, sempre in linea generale, un cane di taglia piccola sarà mediamente più longevo di un cane di taglia grande, sempre con le dovute eccezioni.

Per concludere, la decisione di prendere un cane non è da paragonarsi alla decisione di comprare una nuova tv. Il cane ha delle esigenze, ha dei bisogni, comporterà spesso sacrifici, oltre che di impegno e tempo, anche economici, sarà al nostro fianco ogni giorno ed ogni giorno dovremo prenderci cura di lui.

E come scriveva Konrad Lorenz:
“Per il cane l’amicizia personale è tutto. Ricordate però che in questo modo vi assumete un impegno tutt’altro che lieve, perché dopo è impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio”